Manifestiamo contro la guerra a Pavia

Il Circolo Ghinaglia di Pavia di Sinistra Classe Rivoluzione ha promosso, insieme alle sezioni di Pavia dell’ANPI e del Partito Comunista dei Lavoratori e all’associazione antirazzista Liberi Tutti, una manifestazione contro la guerra in Ucraina, fissata per domenica 20 marzo alle 17 in piazza Vittoria.

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Questo che segue è il testo di convocazione, su cui abbiamo raccolto finora le adesioni di Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, 6000 Sardine, ARCI provinciale, ANPI Cologno Monzese, Ci Siamo Anche Noi, Collettivo Prisma, Rete Antifascista Pavia, ARCI circolo Radio Aut, Unione Sindacale di Base, Fridays For Future, Sinistra Italiana, Unione degli Universitari, Associazione Volpi Scapigliate, Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre.


Né Putin né NATO, contro ogni imperialismo

CONTRO LA GUERRA! Condanniamo l’invasione dell’Ucraina attuata dalla Russia di Putin. Non crediamo ai “bombardamenti chirurgici” e alla finta retorica antifascista di un regime che perseguita i suoi stessi cittadini se osano opporsi alla guerra. Siamo solidali a chi in Russia scende in piazza e come noi protesta contro la guerra, sfidando la repressione.

CONTRO L’INTERVENTISMO OCCIDENTALE! Le grandi potenze occidentali hanno seminato morte, sfruttamento e distruzione in tutto il mondo con le loro “guerre umanitarie” e con la loro ipocrisia. Si sono interessate all’Ucraina solo per i propri interessi e la abbandoneranno quando non servirà più, come hanno sempre fatto. Non ci facciamo arruolare nello scontro catastrofico tra l’espansionismo della NATO e la “sfera d’influenza” russa. Non accettiamo che in Italia e in Europa si tagli la spesa sociale per aumentare la spesa militare.

CONTRO L’ODIO NAZIONALISTA! Ogni popolo ha diritto di esistere e di scegliere il suo futuro. Conosciamo la ferocia dei nazionalisti ucraini, che hanno ucciso nel Donbass il nostro concittadino Andy Rocchelli, e che senza farsi scrupoli hanno armato gruppi neonazisti come il famigerato battaglione Azov. Anche per questo non crediamo all’invio di armi allo Stato ucraino, usato dalla NATO per portare avanti una guerra per procura contro la Russia. Rifiutiamo la logica di punire indiscriminatamente il popolo russo e addirittura censurare la cultura russa per i crimini del suo governo.

FRONTIERE APERTE per tutti, per chiunque fugge dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla povertà. Deve valere per i profughi ucraini, deve valere per i disertori da entrambi i lati del fronte, deve valere per chi è di qualsiasi altra nazionalità e provenienza. L’Europa deve accogliere, senza discriminarli e senza sfruttarli, i migranti che vengono da noi a cercare protezione, lavoro, un futuro per i loro bambini.


Segnaliamo anche il comunicato mondiale della Tendenza Marxista Internazionale sull’argomento, steso asssieme ai nostri compagni russi, bielorussi e ucraini.

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