Gadget penna verde "Vota Lega scrivi Ciocca"

ASM e PGT: o la loro borsa o la nostra vita

L’ennesimo scandalo di corruzione legato ad ASM SpA ha indignato molti abitanti di Pavia e dei paesi limitrofi.

Sono state arrestate finora 4 persone e altre 12 hanno ricevuto avvisi di garanzia. Tra di loro, il presidente e il direttore generale di ASM, la consigliera d’amministrazione Elisabetta Fedegari (Fratelli d’Italia, già Forza Italia, che qualcuno ipotizzava di candidare sindaca di Pavia per il centrodestra), un giovane socio in affari dell’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, tutta una serie di personaggi legati al feudo leghista di San Genesio incluso il sindaco Enrico Tessera, tecnici e manager, costruttori, due carabinieri.

Il nome di Ciocca ricorre ogni due pagine nel faldone dell’inchiesta. Ciocca è notoriamente al vertice di un importante potentato locale: oltre a guidare una corrente del partito della Lega che si distingue per la sua volgarità reazionaria e il suo razzismo sfacciato, possiede il poderoso Studio Ciocca, che ha sede proprio nel paese di San Genesio, governato ininterrottamente dalla Lega ormai da decenni con la delicatezza e la finezza di un esercito d’occupazione. Suo cugino, Fabrizio Fracassi, è stato piazzato a fare il sindaco di Pavia.

Una storia piena di marciume

ASM non è certo nuova a scandali. Nel 2016 per un buco da 1,6 milioni di euro era stato arrestato il suo presidente di allora, il leghista Giampaolo Chirichelli, che per la Lega era stato addirittura candidato sindaco. La vecchia municipalizzata si occupava di tutti i servizi comunali, oggi ridotti a rifiuti, acqua e verde. La teoria per cui trasformando l’azienda in una società per azioni si sarebbero introdotti criteri di mercato e così sarebbero aumentate l’efficienza e la trasparenza… oggi sembra una cattiva barzelletta. Eppure queste favolette andavano per la maggiore negli anni Novanta, quando il capitalismo celebrava il suo trionfo sulle macerie dell’Unione Sovietica e ogni idea di proprietà pubblica, anche all’interno del capitalismo, era stata dichiarata blasfema. Oggi ci crede solo Calenda.

Ancora pochi giorni fa il CdA era stato al centro di forti polemiche per la misteriosa scomparsa di ulteriori 100mila euro. Nel consiglio comunale pavese era passata una mozione di sfiducia verso il CdA, a cui il sindaco si era opposto invano, perché la maggioranza di centrodestra era divisa al suo interno da una faida che si potrà solo approfondire nei prossimi giorni. Ma il CdA che “non si era accorto” dei soldi rubati era rimasto al suo posto; solo dopo l’ondata di avvisi di garanzia e lo scoperchiamento di un altro vaso di Pandora è stato finalmente sfiduciato. Si può ben dire che il ruolo di controllo politico esercitato dai comuni sulla SpA, di cui costituiscono collettivamente gli azionisti di maggioranza, sia del tutto ipotetico.

Non è questa la sede per elencare le accuse rivolte agli indagati, che sono state spiegate nel dettaglio dalla stampa locale e nazionale. La sostanza è che i fondi dell’ASM, che provengono dalle casse pubbliche e in ultima analisi dalle tasse e dalle bollette pagate soprattutto dai lavoratori e dalle lavoratrici, sarebbero stati utilizzati da un lato per pagare campagne elettorali e “consulenze” fittizie, dall’altro per arricchire aziende “amiche” con l’escamotage dell’affidamento diretto. L’affidamento diretto funziona così: si fa un bando d’appalto scritto in modo che nessuno possa partecipare, o si trovano altri modi per convincere i concorrenti a rinunciare (nelle zone ad alta concentrazione mafiosa, sono usate abitualmente le minacce di morte); a quel punto, “non si può fare altro” che assegnare l’appalto direttamente all’azienda che si era già deciso che lo vincesse. Quest’azienda gonfierà i costi o farà i lavori malamente, tanto nessuno li controlla, e potrà realizzare dei profitti extra, che eventualmente spartirà con i suoi “facilitatori”, politici o manager.

Una scuola sotto sequestro

Il sospetto è che i lavori alla scuola elementare di San Genesio siano stati fatti proprio così. Sono stati rivelati i contenuti disgustosi di intercettazioni telefoniche in cui persone coinvolte nei lavori mostrano di sapere che la scuola non è sicura:

Sono nervoso perché io penso che lì dentro ci sono dei bambini, cazzo! Non è un edificio della sciura Maria di novant’anni che chi se ne fotte poi di quello che succede…

In altre intercettazioni si parla apertamente di lavori «fatti un po’ alla cazzo» da gente «che non sa fare l’O col bicchiere» e si ironizza sul rischio di crollo dicendo che tanto «i bambini pesano poco» e quindi può darsi che anche la costruzione instabile fortunosamente regga. Lo stesso schema sembra si sia replicato addirittura con l’asilo di San Genesio.

Come conseguenza di questa situazione, la scuola è stata messa sotto sequestro e, con grandissimi disagi per le famiglie, tutti i bambini sono stati spostati nelle scuole Pascoli e Cabral del capoluogo. Questo è un esempio concreto dell’ipocrisia dei discorsi di destra “in difesa della famiglia”.

Nessuna fiducia nelle istituzioni corrotte

Lo Stato moderno, diceva Marx, è in ultima analisi il comitato d’affari della borghesia. Nell’analisi di Lenin, si evidenziava addirittura la fusione dei vertici dello Stato con la classe dominante. Il carattere formalmente democratico di uno Stato non cambia la sostanza della questione, come si vede in una vicenda come questa. L’influenza economica compra influenza politica che ottiene influenza economica, in un circolo vizioso che può essere spezzato solo dalla lotta di classe.

Esemplare è il caso dei due carabinieri indagati. In entrambi i casi, erano incaricati di vigilare sulle condotte illegali di aziende. Quello che invece facevano era avvertire i padroni dei controlli per aiutarli a eluderli. Uno dei due fa addirittura parte dei NIL, i nuclei dei carabinieri all’ispettorato del lavoro: figuriamoci quale protezione possono avere da questi integerrimi uomini in divisa i lavoratori e le lavoratrici sfruttati.

Più che lamentarci dell’inadeguatezza dei rappresentanti in carne ed ossa di istituzioni astratte, da marxisti preferiamo segnalare invece quanto individui corrotti e senza scrupoli siano adeguatissimi allo scopo reale dell’apparato statale capitalista: difendere la proprietà privata, il privilegio, la vita nel lusso di una minoranza a spese della maggioranza che lavora per loro.

La variante al PGT: un regalo esplicito ai palazzinari

Senza avere, almeno per il momento, manifestato nessun tratto di illegalità, non è diverso lo spirito della variante al Piano di Gestione del Territorio (PGT, più o meno il vecchio piano regolatore) che la giunta Fracassi sta cercando da più di un anno di far approvare a Pavia.

Anche questa variante, infatti, è stata pensata dall’assessore Koch mettendo al centro gli interessi privati di una fascia di borghesi, a discapito dell’interesse generale della maggioranza della popolazione. Non siamo noi a dirlo: lo hanno dichiarato lo stesso assessore e il sindaco leghista Fracassi, quando ci hanno spiegato in modo sprezzante che le variazioni al PGT erano state concepite per venire incontro agli interessi dei proprietari di terreni che volevano costruire. Per esempio nel caso di via Marangoni è stato proprio detto che la volumetria del progetto era stata scelta in modo che fosse abbastanza redditizia per i costruttori.

Un aspetto interessante per noi è che contro questa variante si sono mobilitati diversi comitati spontanei, formatisi nei vari quartieri colpiti dal tentativo di cementificazione. Il movimento dei comitati ha trovato un tema unificante nella rivendicazione dello stop totale al consumo di suolo, una rivendicazione che condividiamo e che è anche necessaria, oltre che per la vivibilità immediata della città, per fermare una delle maggiori fonti di emissioni di CO2 e quindi opporsi alla catastrofe climatica incombente, al riscaldamento globale causato dal capitalismo.

Bisogna fermarli subito

A chi è indignato per questa situazione diciamo:

  • Unisciti ai comunisti! Non c’è futuro in questo sistema marcio. Iscriviti al nostro movimento e costruiamo una società completamente diversa, senza manager arricchiti, politicanti razzisti e fascisti al servizio di palazzinari e speculatori, sbirri corrotti, scuole cadenti, inquinamento fuori controllo.
  • Vittoria ai comitati! Bisogna esercitare ogni pressione possibile per impedire l’approvazione della variante al PGT. Il centrodestra è dilaniato da lotte intestine, ma la minoranza di centrosinistra è molle e inconcludente. Solo organizzandosi e scendendo in piazza possiamo approfittare della confusione nei ranghi di Fracassi e far saltare il PGT.
  • Chiediamo le dimissioni delle giunte affariste di San Genesio, di Pavia e degli altri piccoli comuni coinvolti. Cortigiani, amici e parenti di Ciocca sono arrivati al capolinea. Se ne devono andare.
  • Difendiamo i bambini di San Genesio, le loro famiglie e le lavoratrici e i lavoratori della scuola e dell’asilo. Famiglie e personale devono essere rimborsati e risarciti con fondi comunali e di ASM. Deve essere istituito uno scuolabus gratuito che permetta di raggiungere il più comodamente possibile le scuole dove sono temporaneamente accolti i bambini. Servono finanziamenti straordinari per la scuola di Mirabello o altre scuole nelle vicinanze che possono accogliere alcune classi.
  • Rimunicipalizzare ASM sotto il controllo di cittadini e lavoratori! La trasformazione di ASM in una società per azioni è stato un disastro. Deve tornare a essere una società pubblica, ma non ci fidiamo comunque di “controllori” come quelli che abbiamo visto all’opera. Il controllo democratico va esercitato direttamente da un comitato eletto di cittadini e di lavoratori ASM, revocabile in qualsiasi momento. Vogliamo che ASM si occupi di fornire servizi di qualità a chi ne ha bisogno, non di arricchire una minoranza di privilegiati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *